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I Radiodervish in concerto per Rive Festival

Un originale arco cantautorale è quello che propone Rive Festival. Partendo dal giovane Antonio Maldestro e passando tra i big, Teresa de Sio e Francesco de Gregori, si arriva ai Radiodervish. Il festival di Giorgio Felicetti cala un poker di cantanti di qualità.

Al culmine di una giornata fitta di appuntamenti, sabato 2 luglio, al Lido Cluana a Civitanova, si esibisce il gruppo che più di ogni altro ha definito una poetica e una visione di un’Italia ponte tra Europa e Mediterraneo.

Nati in Puglia nel 1997 dal sodalizio artistico tra Nabil Salameh e Michele Lobaccaro, i Radiodervish cantano di uomini e donne appartenenti a spazi, culture e tempi differenti, alla ricerca di varchi e passaggi tra oriente e occidente. Ne è scaturito un originale cantautorato, che trova le sue origini e i suoi riferimenti nelle varie tradizioni raffinate e popolari del Mediterraneo. i Radiodervish hanno pubblicato dieci dischi e collaborato con musicisti come Battiato, Lindo Ferretti, l’Orchestra Araba di Nazareth, Jovanotti, Stewart Copeland, Caparezza, Noa, Piovani.

Gli strumenti etnici mediterranei, la pluralità delle lingue del canto che spazia dall’italiano all’arabo passando per l’inglese e il francese, costituiscono la cifra della band, facendone l’ensemble di punta nell’ambito della musica d’autore del mediterraneo.

A Rive presentano in concerto l’ultimo progetto musicale: Cafè Jerusalem. Una performance, quella di Nabil Salameh (voce, buzuki, percussioni), Michele Lobaccaro (chitarra, basso, cori), Alessandro Pipino (tastiere, fisarmonica, cori), dedicata alla città di Gerusalemme. Entrando nella dimensione del caffé mediorientale si rivela il carattere multiculturale di una città dove tradizione e modernità si confrontano e dove, grazie alla presenza dei racconti degli hakawati, i cantastorie che animavano i caffè di Gerusalemme, si entra facilmente in dimensioni fiabesche e surreali parallele.

Gerusalemme, ancora oggi, continua ad essere al centro di un conflitto singolare, ricco di simboli che condizionano la storia e la coscienza del mondo. Sonorità che cantano il mediterraneo e i suoi valori, la sapienza dello scambio e del dialogo. Canzoni e brani strumentali si alternano in un affresco impressionistico ispirato e meraviglioso. Il concerto è ad ingresso gratuito.

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Published on: 29 Maggio 2016

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